02/07/2015 -
Legge 27 maggio 2015, n.69
Il 14 giugno è entrata in vigore la legge 27 maggio 2015, n.69, contenente 'Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio' pubblicata sulla Gazzetta, Serie generale n.124, del 30 maggio 2015.
La nuova legge, aumenta le pene previste per i reati di corruzione, peculato, induzione indebita a dare o ricevere utilità. Aumentano le pene anche per le associazioni di tipo mafioso, anche straniere, mentre sono previsti sconti di pena per chi collabora con la giustizia contribuendo a consentire la prova di reati, l’individuazione di altri responsabili o il sequestro delle somme oggetto del reato.
La normativa in vigore ha introdotto nel codice penale una norma sulla riparazione pecuniaria, che prevede a carico dei condannati per peculato, concussione e corruzione anche la condanna al pagamento di una somma "pari a quanto indebitamente il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio abbiano ricevuto". Altra ipotesi di recupero è l'ammissione al rito del patteggiamento subordinata al "versamento anticipato e integrale del prezzo o del profitto del reato".
Altra novità della legge - che apporta anche modifiche alla n.190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione) - è la reintroduzione della pena della reclusione per il reato di falso in bilancio, per il quale si procede sempre d'ufficio tranne che nel caso di piccole società non soggette a disciplina fallimentare, per le quali si procede con querela.
LEGGE 27 maggio 2015 , n. 69